Dalla parte giusta

Insegnanti di riferimento: Sara Gattamelati, Alessia Ferrari, Katia Ferrini, Dolores D’amico, Fabrizia Pellegrini, Elisa Zaccardo, Leonilde Matrone.

Progetto classi quinte della scuola primaria “L. Guidotti”

“Dalla parte giusta” è un progetto di educazione alla legalità, alla convivenza civile, ai diritti, alla pace. Questo progetto nasce, si sviluppa e prende forma a partire da un obiettivo fondamentale: avviare nei bambini una prima consapevolezza del proprio ruolo di cittadini attivi, capaci di esercitare diritti inviolabili e di rispettare doveri inderogabili, nonché di partecipare attivamente alla vita della società di cui fanno parte. Il progetto coinvolge le tre classi quinte delle scuole Guidotti.

 

“L’albero della legalità”: prima tappa del nostro percorso

Questo percorso, pensato dalle insegnanti, durerà l’intero anno scolastico e si è sviluppato a partire dal concetto di gruppo-classe, inteso come piccola comunità fatta di relazioni e regole; per poi allargarsi al più ampio concetto di società e Costituzione.

A inizio anno, abbiamo deciso di ancorare al terreno un albero vuoto e spoglio con le nostre mani ricche di buoni propositi, abbiamo quindi messo le “nostre radici” fitte e unite, simbolo di un impegno comune.

Incontriamo il nostro Sindaco

Orgogliosi e pieni di fierezza, nel mese di Ottobre, abbiamo invitato a scuola il Sindaco del comune di Fiorano, Francesco Tosi. Chi più del nostro Sindaco ci poteva spiegare con il suo impegno quotidiano verso noi cittadini, il valore della legalità.

I simboli della legalità

La prima parte del progetto si è orientata verso quella che noi abbiamo definito da subito “la parte giusta”. Lavorando a classi aperte, abbiamo progettato e allestito 3 diversi laboratori: uno sul significato e la storia della bandiera italiana, un altro su parole e musica dell’inno italiano e un altro ancora incentrato sullo stemma del nostro Paese.

Dalla parte giusta…alla parte sbagliata

Dopo aver approfondito tanti aspetti della legalità, sia in forma laboratoriale sia calati trasversalmente nelle discipline scolastiche, abbiamo rovesciato “il nostro quadernino”, il nostro punto di vista e siamo passati “dalla parte sbagliata”. Partendo dall’illegalità a scuola, quindi dal bullismo, trasportati dalle parole leggere, ma cariche di significati pesanti del romanzo “Per questo mi chiamo Giovanni”, siamo arrivati al tema della mafia. Un tema molto delicato, che ha colpito da subito tutti i nostri ragazzi.

L’esperienza del TEATRO

Grazie a Salvatore, protagonista di un altro romanzo “La mia vita all’OMBRA del mare”, siamo entrati ancora di più nei vicoli intrecciati e oscuri della mafia, nei vicoli di Brancaccio. A questo nostro percorso si sono unite altre figure speciali: si tratta di 3 attori di una compagnia teatrale di Modena, lo Sted. Con loro, le parole, i pensieri, gli sguardi e anche i sogni diventano movimenti, gesti e suoni. Con loro stiamo vivendo una bellissima esperienza teatrale che ci unisce e che ci riscopre portatori di un messaggio importante: NOI siamo l’impegno e la speranza del futuro.

 

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